SUA MAESTA'
"Boletus edulis"
c'è una bella pagina su facebook, la seguo da molto, corrisponde ad una bellissima rivista che si chiama:
PASSIONE FUNGHI & TARTUFI
tutte le foto pubblicate arrivano di lì
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cinquina!
i gemelli diversi
il buono ed il cattivo
E POI... tutti gli altri
Cantharellus cibarius - Finferli
Idhnum repandum - Steccherini dorati
la Morchella è un genere di fungo appartenente alla famiglia delle Morchellaceae
splendido! Gomphus clavatus
La Grifola frondosa (ovvero Grifos frondosus) è un fungo non molto diffuso che cresce sotto gli alberi di castagno
Una
meravigliosa Hygrocybe lewellinae, una specie
rarissima!
Ovulo
detto anche
cucù ovvero... Amanita Caesarea.
La Macrolepiota
procera, volgarmente conosciuta come Mazza di tamburo
Polyozellus
multiplex: un fungo molto particolare, tipico dell'America del Nord e
di alcune regioni dell'Australasia
-
La struttura del FUNGO
Nascita, vita,
riproduzione, morte
La parte
principale dell'organismo fungino è formato da una sottile ed
intricata rete di filamenti biancastri, il più delle volte
invisibili ad occhio nudo, che, partendo dalla base del gambo, si
diramano nel suolo anche per svariate decine di metri di lunghezza.
Il "fungo"
è la fruttificazione di quella intricata ed invisibile rete di
filamenti sotterranei chiamati micelio, che si può, pertanto,
paragonare ad un albero, di cui il fungo costituisce il frutto. I
miceli sono molto longevi, a volte quasi perenni, è probabile che
qualcuno possa arrivare alla veneranda età di 1000 anni.
Il micelio è
formato da singoli filamenti sottilissimi di diametro compreso tra
0,0005 e 0,15 mm: ife miceliari.
Solo quando si
raggiungono fasci multipli di ife si può iniziare a parlare di vero
e proprio micelio ed infine quando più miceli si fondono e si
ingrandiscono, ci troviamo di fronte ai cosiddetti cordoni miceliari,
già visibili ad occhio nudo.
Il micelio passa
poi dalla fase vegetativa a quella riproduttiva. Sui cordoni
miceliari si formano ammassi simili a grossi grumi, ad abbozzi di
funghi, chiamati talli, i quali crescendo prendono le forme tipiche
con un gambo e cappello. Quando il fungo è completamente abbozzato
buca il terreno e viene alla luce per terminare il suo sviluppo e
maturare. Da qui inizia il suo vero e proprio scopo, quello della
riproduzione tramite liberazione di milioni e milioni di spore
(dall'apparato chiamato imenio). I vari generi e le varie specie di
funghi liberano le spore da un apparato chiamato imenio.
Nei Boleti la
liberazione delle spore avviene attraverso i tuboli che sono situati
sulla parte inferiore del cappello, mentre nelle Amanite ed in altri
generi di Agaricacee le spore si staccano dalle facce delle lamelle
di cui è sempre provvista la parte inferiore del cappello.
La nutrizione
rappresenta il mezzo per rifornire le cellule di "materia
prima", cioè di molecole semplici che potranno costruire
molecole più complesse e sostanze quali proteine, grassi e zuccheri,
formando così tutte le strutture cellulari.
Dal punto di
vista fisiologico, i funghi si avvicinano agli animali (organismi
eterotrofi) e si allontanano dalle piante, infatti come altre specie
di batteri devono già trovare ed assorbire le grosse molecole che
contengono l'energia base per le funzioni metaboliche e il loro ciclo
di vita termina come per gli animali: con la decomposizione.
(descrizione
tratta da www.natura.provincia.cuneo.it)
e ci sarà ancora altro da dire sui funghi... li adoro!
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