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sabato 21 settembre 2013

LA PATATA atto primo


Di origine centro americana (Perù, Bolivia, Messico) le patate, coltivate e consumate già dagli Aztechi e dagli Incas, furono importate in Europa alla fine del Cinquecento.
Inizialmente non si comprese esattamente che la parte commestibile fosse il tubero e qualche errore e intossicazione la rese poco gradita e si impiegò come pianta ornamentale o per alimentare il bestiame.
Nel Seicento, dopo la guerra dei trent'anni e a causa di una grave carestia in Germania, si verificò un notevole incremento della produzione e quindi del consumo.
Agli inizi del Settecento, in Francia, il farmacista e agronomo Parmantier, dopo un periodo di prigionia in Prussia, ne apprezzò le caratteristiche nutrizionali e, tornato a casa, alla corte di re Luigi XVI, ne incoraggiò la coltivazione e il consumo.
Secondo il grande romanziere A. Dumas, che scrisse anche un famoso dizionario di cucina e molte ricette, la fortuna delle patate è datata 1793, quando a Parigi, un editto dei rivoluzionari stabilì che tutti i giardini lussuosi di proprietà dell'aristocrazia dovevano essere espropriati e adibiti alla coltivazione delle patate, per sfamare il popolo.
In Italia le patate furono introdotte nella prima metà dell'Ottocento, grazie all'opera dei frati carmelitani scalzi.
Le patate piacciono davvero a tutti e si possono preparare in molti modi.



                                           LE RICETTE

vi  propongo una semplice e gustosa crema di patate (nota anche come crema Parmantier), magari profumata con il tartufo bianco, ma che può essere personalizzata anche con del semplice pane al rosmarino…

CREMA DI PATATE E PORRI

Ingredienti e dosi per 4 persone:
600 g di patate
300 g di porri
40 g di burro
1 l di brodo di carne
60 ml di panna fresca
sale
tartufo bianco

Procedimento:
Pulire con cura le verdure.
Tagliare le patate a dadi e i porri a listerelle.
Far appassire dolcemente con il burro i porri; aggiungere le patate, il brodo e il sale.
Cuocere a fuoco dolce per circa 30 minuti con coperchio.
Conservare qualche patata e qualche porro per la guarnizione.
Frullare il tutto; porre nuovamente sul fuoco, incorporare la panna e quando il composto risulterà cremoso, toglierlo dal fuoco.
Completare con la guarnizione con il tartufo bianco affettato oppure erba cipollina, oppure crostini.

Servire.







Patate farcite condite con salsa funghi
 (piatto unico)


Tutti amano le patate ripiene. Ci sono molti modi per prepararle. Ho provato questa ricetta francese... deliziosa

Ingredienti per 3 persone:


3  patate grosse

60 g di pancetta affumicata tritata 
200 g di carne (metà maiale metà vitello tritato finemente) 
1 scalogno 
20 cl Moscato 
1 uovo + 1 tuorlo 
2 cucchiai di prezzemolo tritato 
1 cucchiaio di erba cipollina tritata 
1 po' panna 
1 tartufo (3 fettine) oppure usare olio al tartufo

Per la salsa di funghi: 

150 g di funghi 
1 scalogno grande 
2 pizzichi di noce moscata
1 noce di burro 
3 cucchiai di Martini dry 
15 cl di panna 

sale e pepe

Avvolgere le patate in alluminio e mettere sulla griglia in forno preriscaldato a 200° per circa 1 ora secondo la dimensione della  patata. Verificare il grado di cottura con un coltello. 

In una casseruola, ridurre,  facendo bollire, il Moscato fino ad 1/4 e mettere da parte. 
In una padella soffriggere la pancetta con scalogno tritato e la carne. 
Togliere le patate dal forno, togliere l'alluminio e tagliare una calotta (si possono cucinare le patate il giorno prima). Togliere la polpa di patate con un cucchiaio, mettere in una ciotola e schiacciarla con una forchetta. Aggiungere il contenuto della padella, le erbe tritate, panna, uova, (il tartufo se c'è, 3 fettine), sale e pepe. Mescolare bene e riempire le patate con il ripieno, formando una cupola e schiacciare un po' rimettere la calotta e posizionare le patate in una teglia. Spennellare con un po' di tuorlo d'uovo con l'aggiunta di 1 cucchiaino di acqua. 
Cuocere circa 25 minuti in forno preriscaldato a 200 °.  

Per salsa,  reidratare i funghi in acqua tiepida per 1/2 ora poi scolateli. In una padella soffriggere lo scalogno tritato in poco burro, aggiungere i funghi ben scolati e sciacquati e far cuocere 5 minuti mescolando, poi aggiungete la panna e lasciar addensare un attimo. Aggiungere sale e pepe e noce moscata. 


Affettare i funghi. Rosolate lo scalogno nel burro, aggiungere i funghi e cuocere circa 5 minuti fino a quando non fanno più acqua, quindi aggiungere la panna ed il Martini dry, cuocere 1-2 minuti per addensare



Preparazione del piatto...

Quando le patate saranno cotte metterle nei piatti, distribuire la salsa ed i funghi tutto intorno e cospargere con un filo di Moscato ridotto. Guarnire con qualche foglia di prezzemolo ed eventualmente, una fettina di tartufo....   e  bon appétit


alcune ricette veloci













La patata sta diventando un alimento primario sempre più importante in tutto il mondo, contiene elementi nutrizionali importanti per la nostra salute come le fibre, il ferro, il potassio e le vitamine B e C. 

Non contengono grasso, hanno poche calorie e un sapore invitante. 
Il previsto calo delle risorse idriche nei decenni a venire, pone le patate in una posizione più vantaggiosa rispetto ad altre principali colture alimentari in termini di produzione efficiente di materia secca, proteine ed energia. 

Grazie alle numerose qualità specifiche, le patate possono crescere bene nelle più svariate condizioni climatiche e di produzione in tutto il mondo.






La patata e l'arte...

Nel 1885 Van Gogh dipinge il suo primo riconosciuto capolavoro: “ I mangiatori di patate”, un'immagine di crudo  realismo della miseria contadina. Il dipinto è considerato il primo manifesto ideologico e artistico del pittore olandese.



Nel 1888 ad Arles, nel sud della Francia, dove si è rifugiato dopo le esperienze olandesi, parigine e dopo il ricovero di un anno, dipinge Natura morta con patate, conservato a Otterlo, Kroller - Muller museum.
E' uno stupendo tono su tono di terra, ocra, giallo; colori ancora cupi ma essenziali, pennellate forti, isolamento del soggetto con il quale confrontarsi.
La realtà è lì, semplice, essenziale quasi simbolica, vitale.

Le patate non sono copiate dal vero, non sono rappresentate! Le patate sono lì, esistono.



Altro che impressione!
C'è forza, vita, bellezza, poesia anche in un semplice, umile cesto di patate. 

http://www.lacucinaitaliana.it/           
http://www.aardappelpagina.nl/it/




giovedì 19 settembre 2013

ABIT - Grugliasco (TO)



che tristezza...  mi dispiace!


Un mio amico ha pubblicato questo post su facebook...

AVVISO IMPORTANTE:

malgrado tutti gli sforzi sindacali ed istituzionali la COOPERLAT (gruppo Tre Valli) proprietaria dell'azienda ABIT di Grugliasco ha deciso di esternalizzare, ossia mandare da un'altra parte fuori dal Piemonte la produzione, con conseguente messa in mobilità di tutti i lavoratori (97 famiglie).
Vi chiedo gentilmente di condividere questo messaggio affinchè arrivi a più persone possibili, che si sappia che nell'era del km zero il latte piemontese verrà imbottigliato non a Grugliasco ma altrove, se passerà la logica del minore spesa... E chi se ne frega se 97 famiglie da novembre saranno in mezzo ad una strada.
Questa è la politica del gruppo Tre Valli che si fegia nei supermercati di valorizzare i prodotti locali.
Per ora teniamo duro e non molliamo ma ci serve l'aiuto di tutti, condividete, vi farò sapere gli sviluppi di questa vicenda che tra l'altro mi tocca personalmente in quanto sono uno dei 97.  Il 27 settembre il prossimo incontro in Regione.  
NOI NON MOLLIAMO. Condividete - Luke Valente






ABIT - PIEMONTE  da documentazione Tre Valli  (dal 2004 al 2009)

Il Consorzio è stato costituito nel 2004  da Cooperlat Tre Valli e dalla cooperativa agricola Abit, a conclusione della trattativa per l’acquisizione dell’azienda lattiero casearia torinese, già conosciuta ed affermata attraverso lo storico marchio Abit.
Ha sede a Grugliasco, alle porte di Torino, dove gestisce uno stabilimento per la produzione di latte fresco, latte Alta Qualità, mozzarelle e formaggi freschi. Tomini e altri formaggi tipici vengono prodotti, inoltre, nel caseificio di Alba. Il Consorzio Abit Piemonte provvede anche alla commercializzazione dei prodotti contrassegnati dal marchio Abit, che trovano sbocco commerciale prevalentemente nel mercato regionale. L’interscambio di prodotti con TreValli Cooperlat e le migliorie apportate allo stabilimento di produzione,
hanno ridato efficienza alla gestione aziendale, che, nel 2009, ha conseguito un fatturato di 40 milioni di euro.

Probabilmente, anzi.., sicuramente le cose dal 2009 sono cambiate. La crisi è crisi per tutti



COSA NE PENSA CLAUDIA PORCHIETTO 
Assessore al lavoro della Regione Piemonte 

31 luglio 2013

Claudia Porchietto ricopre uno dei ruoli più delicati nell'attuale schema di gestione del potere piemontese. 
La sua vita è un continuo "Vietnam" di crisi aziendali, tavoli di crisi, tavoli tecnici, riunioni.
L'ultimo caso si chiama ABIT (qui notizia) e coinvolge uno dei marchi più popolari della Provincia di Torino.

Assessore Porchietto, la cooperativa Cooperlat ha avviato la messa in mobilità dei lavoratori di Abit. Come si sta muovendo la Regione Piemonte?

Durante l’incontro avvenuto ieri mattina la cooperativa che gestisce Abit ha detto che non intende chiudere. I numeri però non raccontano la stessa storia. Mandare a casa 97 lavoratori su 104 per me vuol dire cancellare con un colpo di spugna il cuore e la memoria di un marchio storico del comparto caseario quale Abit. Per noi la strada di mantenere un presidio sul territorio solo in termini di logistica e commercializzazione non è percorribile: a questi due filoni è prioritario tenere legata anche la produzione.

Quali sono le ragioni della chiusura? Si è fatta una idea? 

Durante l’incontro la Cooperlat Tre Valli ha comunicato che in sei anni ha perso 8mil€ di euro con Abit. 
Prima però di dire che Abit può essere solo in perdita voglio vedere tutti i dati di bilancio per comprendere se e dove ci siano margini di manovra. In particolare ho chiesto che ci vengano forniti anche i numeri delle altre unità produttive in loro possesso e dei maggiori competitor. Abbiamo infatti bisogno di capire dove si possa intervenire per costruire un piano industriale e una ristrutturazione aziendale credibile.

Propone quindi una operazione sullo stile Acciaierie Beltrame? 

Assolutamente sì. Il modello è quello: capire i fattori non competitivi e trovare gli strumenti per correggerli. Sulle Acciaierie Beltrame di San Didero di Susa era principalmente il costo energetico e poi quello della logistica, anche con Abit credo che esistano spazi per intervenire se l’azienda vuole. 

Perché dice “se l’azienda vuole”? 

Perché bisogna capire se la decisione di smantellare l’Abit non sia stata già presa. Abbiamo chiesto di revocare la mobilità ma ci è stata espressa chiaramente l’indisponibilità di Cooperlat. Vedremo dopo il tavolo tecnico che dovrebbe svolgersi questa settimana se riusciremo ad aprire uno spiraglio. 
Resta il fatto che non molliamo la presa: per noi Abit è parte della nostra storia manifatturiera. 
Ci sono tanti ricordi, qualità, tradizione in questo marchio: cose che non vorremmo certo vederci “derubate” dal nostro territorio. Su questo punto tutte le istituzioni marciano compatte.  
Dalla Regione Piemonte alla Provincia di Torino, dal Comune di Torino a quello di Grugliasco
Tutti noi abbiamo figli che alle elementari sono stati in gita all’Abit e sulle nostre tavole ci sono da sempre i loro prodotti che non vorremmo veder arrivare da altre regioni d’Italia. 

Dal sindacato si è parlato di depauperazione della produzione negli anni per rendere non produttiva la sede di corso Allamano. Che cosa ne pensa? 

Francamente credo che oggi sia inutile pensare al passato. Il Sindacato lo sa e sta con noi. Certamente ad esempio è da chiarire come mai la commessa di Esselunga sul latte venga prodotta a Milano e non a Torino visto che richiedeva espressamente latte piemontese. 
Credo che su questo punto si possa aprire un confronto sereno e franco con Cooperlat e con gli allevatori che garantiscono il latte all’azienda.



VEDREMO CHE SUCCEDERA' IL 30 SETTEMBRE 2013
o meglio dal 1° ottobre in poi

martedì 13 agosto 2013

WORLD MASTERS GAMES

"Atleti anziani e non proprio giovani...  
che ricordano l'essenza dello sport "

Torino, ha ospitato l'ottava edizione dei World Masters Games, un evento per  atleti di alto livello che non capiscono un altro modo di vivere se non attraverso lo sport.


Vorrei dimostrare con queste foto raccolte qua e là, che non c'è età per rimanere giovani, competitivi e  ritrovare il nostro sogno raggiungendo  anche degli obiettivi.

Intanto chi si è fatta conoscere è senza alcun dubbio Michiko Hamuro, giapponese, è la più anziana partecipante ai World: 94 anni suonati contro un'età media di giovanissimi 52 anni. La Hamuro ha gareggiato nel nuoto e nell'atletica. E una medaglia, quella della simpatia l'aveva già vinta prima di partecipare...


ebbene
la nuotatrice giapponese ha vinto l'oro nei cento metri rana, dimostrando che 94 anni non sono troppi se si ama lo sport




altre foto...   -  altre specialità


Michiko Hamuro: 94 anni, conquista l'oro nel 100 metri rana

4 medaglie d'oro agli arcieri italiani












































Volley Club Torino










 karate club Savona - 6 di loro hanno partecipato






































































Vorrei chiudere questa rassegna con una foto bellissima di una persona che purtroppo non è potuta partecipare, sono sicura che fosse stata ancora tra noi l'avrebbe fatto...


La bisnonna Ruth Frith,  presto 100 anni, mostra la sua abilità nel colpo messo su eventi speciali a Sydney prima del Mondiale Veterani Games nel 2009, il 2 luglio.



TORINO 2013


PROTEGGIAMO GLI ANIMALI - NON LASCIAMOLI MORIRE IN MACCHINA D'ESTATE

QUESTO PER SPIEGARE CHE GLI IGNORANTI DEVONO FARSI I FATTI LORO E CHE CHI NON E' IN GRADO DI RAGIONARE NON DOVREBBE AVERE UN ANIMALE...

Questa è la richiesta di una delle persone che ha tentato di salvare il cane ... 

Postato su facebook  08 agosto 2013

Lasciato in macchina 3ore con 40 gradi su una coperta di lana in un parcheggio lungo mura - porta del paese. Salvato dal passaggio di un santo parcheggiatore che ha chiamato per sfondare il vetro e dall'intervento tempestivo di un veterinario. La padrona (tedesca), alle nostre invettive,ha risposto che ha avuto un attacco di panico, non uno shock termico. Il colmo, per problemi burocratici, malgrado parta denuncia penale, e' che non possono fare il sequestro...dunque il cane, sbrigato il tempo delle procedure per la denuncia, ritornerà nel bagagliaio sulla coperta di lana con i suoi aguzzini. A tutti gli amici che hanno collegamenti con i mezzi di informazione: fate vedere l'orrore. A chi può dare un contributo legale, per rovinare i padroni ed allontanare il cane da loro, sin da adesso, grazie se lo farà. 




   FOTO N. 1


Postato su facebook  ieri 12 agosto 2013 ore 17 circa...

A causa di non si sa chi, che ha deciso di rilasciare il cane alla proprietaria, l'animale in questione non ha fatto una bella fine...
Qualcuno ha firmato perché il cane rinchiuso tre ore in macchina sotto un sole cocente , fosse riconsegnato ai proprietari (dopo un clamoroso caso di maltrattamento ignorato) e caricato dove ho mal fotografato. Stava bene. Eccome. È morto nel viaggio di ritorno in Germania. 


  FOTO N. 2


La storia e le foto sono state da me postate insieme per far capire la gravità della cosa, ma sono della Signora Valentina Garavini  (che ringrazio perchè è giusto che queste cose si sappiano)





12 agosto 2013  da APAS - Associazione Protezione Animali Sammarinese si apprende



Il maltrattamento del Pastore del Caucaso si è risolto con la morte del cane!

cane_chiuso_macchina_.jpgSan Marino, 12 Agosto 2013 - Una vicenda iniziata male é finita in tragediaA dispetto di tutte le certezze, le presunte competenze veterinarie, le superficialità dimostrate largamente dal Servizio Veterinario di Stato nel giudicare l’intera vicenda, liquidandola con la semplice dimissione del povero animale dall’ambulatorio veterinario in cui era in cura, il Pastore del Caucaso è morto! L’Associazione Sammarinese Protezione Animali, sostenuta da tanti cittadini commossi e indignati da questo tragico episodio, che si aspettano l’applicazione delle leggi vigenti per punire gli autori del maltrattamento, confuta le ragioni dichiarate dal Dirigente della Sanita Pubblica poiché:

  • Nessuna “scienza e coscienza” (intervista televisiva dott. Maurizio Berardi) sono state usate dal Servizio Veterinario di Stato per assicurare la salvezza del cane dopo il suo ricovero, in quanto proprio  lo stesso Dirigente del Dip. Sanità Pubblica ha affermato che il cane è stato dimesso quando ancora era in prognosi riservata! NO COMMENT!
  • Il Dirigente del Servizio Veterinario non si è avvalso dei poteri conferitigli dalla normativa 30 Luglio 2012 n° 101, attraverso la quale avrebbe potuto trattenere lo sventurato animale, in attesa che fosse con certezza fuori pericolo, anche per dare seguito al procedimento penale, cosa che avrebbe consentito i tempi necessari per avviare la procedura giudiziaria.
  • Purtroppo invece, nella relazione del Dirigente del Servizio Veterinario non si è voluto intravedere nella vicenda alcuna volontà di maltrattamento, ma incuria e omissione di custodia di un animale si configurano al contrario come maltrattamento in base all’art. 282 bis CP.
  • Ci chiediamo inoltre, se durante il periodo di ricovero del cane sia stato avviato da parte della Polizia Civile un’indagine conoscitiva sui suoi proprietari, tramite le forze di Polizia tedesche, per verificare eventuali episodi pregressi di maltrattamento o incuria di un animale. In caso affermativo qual è stato l’esito dell’indagine? Aspettiamo una risposta in merito dalla Polizia Civile!
  • L’APAS nella giornata di oggi, prima ancora di sapere della tragica morte del cane, ha consultato i propri legali per decidere gli atti da intraprendere contro gli autori del maltrattamento e verso il Servizio Veterinario di Stato per le palesi omissioni alle leggi vigenti che tutelano il rispetto e i diritti degli animali. Ovviamente, la morte del cane rappresenta un’aggravante della situazione a carico di tutti i soggetti coinvolti, che a suo parere hanno cercato di liquidare la tragica vicenda in un clima di assoluta omertà, superficialità e irresponsabilità, cosa che verrà tenuta in considerazione durante l’iter giudiziario.
  • L’Associazione chiederà al magistrato competente di essere parte in causa nel fascicolo di procedura penale (ammesso che esista!) costituendosi parte civile in un auspicabile dibattimento. In caso che l’iter giudiziario non sia stato avviato dalle competenti autorità, l’APAS presenterà un esposto alla Magistratura.
Un’ultima triste considerazione: le Istituzioni della Repubblica di San Marino hanno perso l’occasione di impartire una lezione di civiltà a chi maltratta un animale e a chi li considera mero oggetto da esibire quando fa comodo, quando al contrario, avrebbero avuto dalla loro parte strumenti normativi che nulla hanno da invidiare ai paesi più evoluti d’Europa. Evidentemente è molto più comodo soprassedere per quieto vivere o più semplicemente per la scarsa considerazione verso gli animali.


domenica 11 agosto 2013

VOLTERRA






11 Agosto 1980

a Volterra visito una mostra sulla chiusura dell'Ospedale psichiatrico locale (1978)

Da allora la mia curiosità e la mia impotenza nei confronti di una delle più brutte azioni dell'umanità nei confronti dei miei simili.

Una moglie che non ti vuole, una guerra e gentaglia con voglia di esperimenti... oltre ai denari guadagnati a sbafo


... e questa non è che una delle terribili storie...





domenica 28 luglio 2013

WORLD MASTERS GAMES A TORINO -



I World Masters Games

I World Masters Games sono la più importante manifestazione sportiva mondiale dedicata ad atleti over 35, evento che coinvolge un numero di partecipanti quattro volte superiore ad una edizione estiva dei Giochi Olimpici estivi. Nessun altro evento al mondo esiste capace di attrarre tanti partecipanti come i Masters Games.
Dal 1985 i Giochi hanno fatto incontrare sportivi, uomini e donne da ogni parte del globo I primi World Masters Games si svolsero a Toronto nel 1985 e in seguito a Copenaghen, Brisbane, Portland, Melbourne ed Edmonton e l’ultima edizione di Sydney nel 2009. 


Quest’anno toccherà al Piemonte e a Torino, terra ospitale e divenuta dopo i XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, sede di importanti manifestazioni sportive, culturali e turistiche. 

La prossima edizione sarà ospitata dalla neozelandese Auckland.

Evento di straordinario interesse per tutti gli appassionati di sport,di vasto richiamo da ogni parte del mondo, dal 2 all’11agosto 2013 la Torino ospiterà iMaster Games Mondiali. 

Sono più di 19000 gli atleti che parteciperanno all’ottava edizione dei World Masters Games e provenienti da 107 nazioni, un record rispetto agli 88 paesi presenti nel 2009 a Sydney.

L’Italia è terza nel medagliere dei partecipanti: 2.971 atleti arriveranno dall’Australia, 2.749 dal Canada e 2.263 saranno italiani, di cui ben 1.400 in rappresentanza del Piemonte. Dalla Russia 1.239 atleti, 1.122 dagli U.S.A., 874 dal Brasile, 551 dalla Germania, 418 dall’Ucraina, 254 dalla Nuova Zelanda e la Francia con 243 atleti chiude la classifica dei primi dieci paesi partecipanti. Molti anche i paesi che saranno rappresentati da un solo atleta, per esempio Bahamas, Bahrain, Malawi, Mauritius, Isole Cayman, Andorra, Ghana, Trinidad e Tobago, Liechtenstein, Sultanato del Brunei, Albania, Georgia. Circa il 50% degli atleti iscritti proviene da paesi extra europei.

L’età media è di 52 anni, gli atleti più anziani sono la Giapponese Michiko Hamuro con 94 anni che gareggerà nel nuoto e l’atleta uomo più anziano è un Australiano Don Grenville del ’23 che iscritto alle gare di atletica. I più giovani competeranno nel nuoto e sono la francese Camille Marchand e l’indiano Mayank Diwan entrambi di 25 anni.





Ieri, 27 luglio si è aperto per atleti, pubblico e tifosi il Masters Village nel Parco del Valentino che diventerà il cuore dei World Masters Games, le Olimpiadi per gli over 35 che si terranno a Torino dal 2 all’11 agosto.  Durante il giorno il villaggio sarà sede di alcune gare sportive per poi trasformarsi alla sera diventando il cuore della festa. Ricco il programma di eventi che vedranno coinvolti il Villaggio, le zone circostanti e l’intera città a partire da “Enjoy San Salvario” il welcome event del 2 agosto organizzato dalle associazioni dei commercianti di San Salvario.
Il Villaggio ha la funzione di essere il punto di incontro ufficiale per atleti e pubblico con gli stand degli sponsor, che in collaborazione con l’organizzazione dei giochi programmeranno le attività di contorno alla manifestazione. Il parco del Valentino sarà la sede di numerose gare in programma che coinvolgeranno gli atleti del duathlon e del triathlon impegnati nello sprint, dell’atletica per la mezza maratona e i 10 km corsa e marcia, del ciclismo che si sfideranno nelle prova a cronometro, criterium e in linea.

sabato 25 maggio 2013

L'AMORE TRA L' UOMO E IL CANE






Secondo gli ultimi studi la storia d'amore tra il cane e l'uomo potrebbe essere iniziata già 33.000 anni fa e sarebbe quindi molto più antica di quanto si è creduto fino ad oggi.

Yaroslav Kuwmin ed i suoi colleghi della Russian Academy of Sciences hanno scoperto che i resti fossili ritrovati in una grotta della Siberia negli anni 70, apparterrebbero ad alcuni antichi cacciatori ed ai loro cani e sarebbero vecchi più di 33.000 anni.

Il processo di domesticazione del cane, durato secondo gli esperti non più di 50-100 anni, sarebbe quindi precedente all'ultima glaciazione.

Secondo Susan Crockford, zooarcheologa all'Università di Victoria (Canada), durante il Paleolitico alcuni lupi avrebbero avvicinato gli accampamenti umani attratti dagli avanzi della caccia. Alcuni esemplari, sedotti dal cibo facile, decisero di rimanere con l'uomo subendo così variazioni  nei ritmi di crescita che provocarono cambiamenti anche nella loro morfologia trasformandoli in cani. 





 (© Petr Josek Snr /Reuters)