La mia mela preferita e le ricette del cuoco Melinda
Mele ripiene
Ingredienti:
Procedimento:
Laviamo accuratamente le mele, le tagliamo a metà in orizzontale, e con un coltellino leviamo le due parti di torsolo. In una ciotola uniamo gli amaretti sbriciolati, la Grappa di Moscato, lo zucchero di canna, la cannella e l’albume montato a neve. Ora, aiutandoci con un cucchiaio, cerchiamo di riempire le mele utilizzando l’incavo del torsolo. Scaldiamo il forno a 200°, mettiamo in una teglia un centimetro di acqua fredda, ed al suo interno collochiamo le mele ripiene. Inforniamo per circa 20 minuti. Serviremo le mele dopo qualche ora di frigorifero. Curiosità:
Consigliamo di scavare le mele anche un po’oltre lo spazio occupato dal torsolo per creare una tasca più abbondante
Vino consigliato:
Moscato Giallo Trentino Madonna delle Vittorie Linfano Trento
Mele usate: Golden Delicious
- 4 Mele Melinda Golden Delicius
- 100 gr di amaretti
- 1 albume d’uovo
- 1 cucchiaio da cucina di Grappa di Moscato
- 30 gr di zucchero di canna
- 1 pizzico di cannella
Procedimento:
Laviamo accuratamente le mele, le tagliamo a metà in orizzontale, e con un coltellino leviamo le due parti di torsolo. In una ciotola uniamo gli amaretti sbriciolati, la Grappa di Moscato, lo zucchero di canna, la cannella e l’albume montato a neve. Ora, aiutandoci con un cucchiaio, cerchiamo di riempire le mele utilizzando l’incavo del torsolo. Scaldiamo il forno a 200°, mettiamo in una teglia un centimetro di acqua fredda, ed al suo interno collochiamo le mele ripiene. Inforniamo per circa 20 minuti. Serviremo le mele dopo qualche ora di frigorifero. Curiosità:
Consigliamo di scavare le mele anche un po’oltre lo spazio occupato dal torsolo per creare una tasca più abbondante
Vino consigliato:
Moscato Giallo Trentino Madonna delle Vittorie Linfano Trento
Mele usate: Golden Delicious
Quand'ero piccola terminavo le mie vacanze nella casa di Diano d'Alba, a volte il freddo arrivava presto e con la nonna e gli zii anziani trascorrevo ancora qualche giorno nella casa di Alba prima di tornare a casa per l'inizio della scuola.
Dormivo in una grande e pomposa camera, che però a fine estate veniva utilizzata come dispensa per le mele, già raccolte ma non ancora pronte, che la zia metteva a maturare su grandi tavole con i bordi in legno e l'interno di retina, come quelle delle zanzariere di metallo; tutti i giorni o quasi bisognava girarle.
Il profumo delle mele e della cipria in polvere nel cassetto della zia, rimanevano nelle mie narici per tanto tanto tempo una volta tornata a casa.
Ancora oggi, se chiudo gli occhi e ci penso mi pare di sentire quel profumo...
una mela....farfallina, vola di banchetto in banchetto confondendosi fra gusti e profumi della nostra bella italia, orgogliosa e fiera di rappresentare con tutto il suo...buon gusto la Val di non(c'è)
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