Alessandro La Marmora
La Marmora osservò minuziosamente le fanterie leggere di diversi stati: Francia, Inghilterra, Baviera, Sassonia, Svizzera, Tirolo; in particolare il “Tirallieur” francese, il Rifleman britannico, il Jager tedesco e lo Schutzen austriaco truppe tutte esperte nel tiro e nel combattere alla spicciolata. Impiantò nella propria casa un’officina da meccanico e fabbro per creare l’arma più adatta per il suo nuovo corpo: leggera, maneggevole, fornita di un puntale aguzzo nel calcio, come egli scrisse “onde render facile lo scalar picchi, il saltar fossi e crepe, lo scavalcar siepi e muretti”, doveva inoltre essere a caricamento rapido di maggiore portata e precisione.
CURIOSITA'
PERCHE' I BERSAGLIERI CORRONO?
I Bersaglieri corrono per ricordare un fatto avvenuto il 18 giugno 1836 quando il Capitano LaMarmoraa Moncalieri ha presentato al Re d'Italia la prima compagnia di bersaglieri.
Terminata la cerimonia il Corteo Reale si è avviato verso il Palazzo Reale di Torino (piazza castello).
I Bersaglieri DI CORSA con percorso alternativo anticipavano il Corteo Reale in Piazza Castello a Torino e quando il Re d'Italia è arrivato ha trovato la Compagnia Bersaglieri schierata. Chiamò il Capitano LaMarmora e disse: Caro Capitano Voi mi avete detto una bugia, le compagnie Bersaglieri sono due. LaMarmora rispose: Maestà è sempre la stessa Compagnia che di corsa Vi ha anticipato.
La Corsa dei Bersaglieri diventava istituzionale dando al Corpo dei Bersaglieri una innovazione tattico-militare per l'epoca in quanto allora gli eserciti si fronteggiavano compatti, mentre i Bersaglieri erano stati creati per movimenti rapidi ed incisivi.
Il pennacchio è formato da penne di gallo cedrone per la truppa ed invece piume di struzzo color verde per gli Ufficiali. Qualche tempo dopo la fondazione, anche questi ultimi adottarono quello della truppa. Questo all'inizio veniva usato come protezione dal sole per l'occhio destro, quello che aveva il compito di mirare, e anche per la mimetizzazione, infatti quasi tutti i cacciatori dei vari eserciti, all'epoca della formazione del corpo, ricoprivano il berretto di penne e pennacchi per mimetizzarsi meglio.
gli Zuavi, reparti speciali del Corpo di spedizione francese, entusiasmati dal valore dei Bersaglieri (Battaglia della Cernaia), offrirono il loro copricapo, il fez, in segno di ammirazione. Prima, i Bersaglieri portavano un “berrettino di maglia di cotone, che copriva le orecchie e poteva tenersi anche sotto il cappello”; di colore turchino aveva un fiocco rosso. Dopo il cappello piumato (chiamato vaira) il fez diventò, ed è tuttora, un elemento emblematico del Bersagliere. Come tale va considerato e trattato: non dev'essere riposto in tasca, né arrotolato in mano, né piegato sotto la spallina. La nappa azzurra (la "ricciolina") deve avere il cordoncino corto (max. 30 cm) in modo da consentirgli di dondolare rapido da una spalla all'altra.
LA FANFARA
LA RUMBA DEL BERSAGLIERE